Catasto Onciaro - Descrizione
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Il Catasto onciario, precursore degli odierni catasti, rappresenta l'attuazione pratica delle norme dettate da re Carlo di Borbone nella prima metà del XVIII secolo per un riordino fiscale del regno.
Nonostante fosse un catasto descrittivo, poiché non prevedeva la mappatura dei luoghi, fu uno strumento utile ad eliminare i privilegi goduti dalle classi più abbienti che facevano gravare i tributi fiscali sempre sulle classi più umili e di fatto rappresenta uno dei più brillanti esempi del tempo di ingegneria finanziaria e di ripartizione proporzionale del peso fiscale.
Si chiamò Onciario perché la valutazione dei patrimoni terrieri veniva stimato in once, una misura di monete molto antica corrispondente a sei ducati. È chiaro come un meccanismo volutamente semplice poteva assicurare un prelievo fiscale generalizzato ed accertamenti molto rapidi.
Per il calcolo delle imposte le persone erano distinti in diverse categorie. Una prima distinzione era effettuata fra cittadini e forestieri: i primi formavano i "fuochi" (ovvero le famiglie) dell'Università (titolo accordato a tutti i centri demograficamente più importanti); i secondi erano solamente iscritti nell'Onciario o perché vi possedevano beni o perché vi esercitavano un'attività. Una seconda distinzione era fra i laici e gli ecclesiastici, includendo in questi ultimi tutte le istituzioni religiose collaterali.
In sintesi erano sette le possibili categorie di contribuenti:
cittadini abitanti e non abitanti vedove e vergini ecclesiastici secolari cittadini chiese, monasteri e luoghi pii nell'università forestieri abitanti laici chiese, luoghi pii e monasteri forestieri forestieri non abitanti laici
dal che si intuisce che la riforma voleva comprendere tutti, indistintamente.
I Comuni erano considerati un aggregato di persone e di beni di varie specie e nature. Le imposte erano così calcolate a seconda delle varie qualità delle persone e dei beni.
I lavori per attuare questa grande riforma tributaria cominciarono con l'emanazione della prammatica reale 'De Catastis' nel 1741 ed occorsero anni per giungere alla compilazione della lista dei soggetti e dei relativi beni.
La consultazione dell'Onciario è oggi una fonte preziosa di informazioni sul periodo.